La storia di Anna
Mi presento
Ciao sono Anna B., classe 70, Shopping Assistant in una boutique di alta moda inserita nella splendida cornice romana.
A ottobre sarò orgogliosa di spegnere la trentesima candelina in questo negozio che mi ha accolto e coccolato dal primo momento, quando da studentessa milanese decisi di esplorare la capitale in cerca di opportunità.
Il lavoro
Adoro ciò che faccio, con orgoglio, da anni. Trovo stimolante rapportarmi con la clientela, proporre capi in grado di esaltare le forme, accessori capaci di accendere l’entusiasmo.
Unica nota negativa, l’infinito quantitativo di ore che tuttora trascorro settimanalmente in piedi.
E devo dire che gli effetti iniziarono a manifestarsi verso i cinquant’anni, considerando che non riuscivo a ritagliare tempo utile per prendermi cura delle gambe.
Le sentivo pesanti, stanche, percepivo il gonfiore e la fatica accumulata, specialmente a fine giornata.
Capii che era necessario cambiare qualcosa…
I primi segnali
Tutto iniziò con la comparsa di un inestetismo cutaneo, la cosiddetta “vena a ragnatela”.
Tra un impegno e l’altro, non diedi peso alla cosa e finii per trascurare questa prima imperfezione.
Solo il manifestarsi di un persistente formicolio a fine giornata destò in me una reale preoccupazione e decisi di cercare informazioni a riguardo.
Visitai blog e portali di settore prima di un consulto con figure professionali. Con grande sorpresa, scoprii che anche il fumo di tabacco, dal quale ahimè dipendevo, può influire negativamente sul benessere della circolazione sanguigna.
Solamente un consulto medico poteva fornire una soluzione.
La diagnosi
Trovai una risposta dopo un’accurata visita dal medico: per fortuna, nulla di grave, se non i fastidi dovuti al mio stare in piedi per molte ore consecutive. Nonostante l’esito, il medico mi suggerì di modificare da subito alcuni comportamenti e introdurre esercizi fisici mirati.
Questo perché dalla mobilità delle gambe e della pompa muscolare del polpaccio dipende la corretta microcircolazione cutanea.
Dopo le prime sessioni di allenamento, arrivarono i primi risultati.
Esercizi
La mia vita è cambiata in positivo da quando ho iniziato a monitorare con attenzione la salute delle gambe. Ancora oggi, dedico tempo a un esercizio semplice quanto efficace nel contrastare i primi fastidi. Lo consiglio anche a voi!
Provate a sollevare i piedi almeno a livello del cuore per 30 minuti, una o due volte al giorno.
La microcircolazione cutanea vi ringrazierà ancora di più con l’integrazione di un prodotto a base di Diosmina, Vitis Vinifera, Ruscus aculeatus e Melilotus officinalis, assumendo una compressa al giorno per 3 mesi.
La storia di Valentina
Ciao, piacere mio!
Buongiorno a tutte le amiche del Blog Viviven, mi chiamo Valentina C. e lavoro come assistente di volo presso una compagnia aerea nota in ogni angolo d’Europa.
Il prossimo Natale taglierò un importante traguardo a livello professionale, toccando quota 15 anni di servizio ininterrotto. O quasi, considerando che sulla soglia dei 45 fui costretta a sospendere temporaneamente il lavoro per prendermi cura delle gambe.
Con il morale a terra
Nonostante i ritmi martellanti, l’idea di solcare i cieli, di città in città, rappresentava la mia massima aspirazione. L’entusiasmo non è mai mancato, e anche dopo ore a servizio dei passeggeri, trovavo il tempo per spendere momenti di qualità con il resto dello staff.
Fino a quando, sulla via di casa, iniziai a sperimentare una fastidiosa sensazione di pesantezza alle gambe. Era già successo, certo, ma quella volta fui sorpresa da formicolii notturni e gonfiore all’altezza delle caviglie.
Non vi nascondo che lo sconforto fu grande.
Una nuova consapevolezza
Perché? Perché proprio io? Quali comportamenti scorretti avevo inconsapevolmente adottato nella mia vita quotidiana? Le domande si confondevano con i pensieri, anche se fu presto chiaro che qualcosa andava cambiato.
Per prime, modificai le mie abitudini alimentari. Potete immaginare quanto risulti complesso organizzare i propri pasti durante il turno di servizio, eppure l’eccesso di sodio aveva sicuramente favorito l’insorgenza dei primi segnali. Scoprii, infatti, che una dieta sana per il cuore costituisce uno dei possibili rimedi alle gambe gonfie e spossate.
Come seconda area di intervento, gli specialisti mi suggerirono di indossare abiti più confortevoli laddove possibile e intraprendere una terapia di compressione. Nel secondo caso, è la definizione stessa a suggerire le modalità di applicazione: indossando calze molto strette nei pressi delle caviglie, riuscii a favorire il regolare microcircolo sanguigno.
Terza, ma non per importanza, l’introduzione dell’esercizio fisico nella mia routine giornaliera. La tipologia di lavoro svolto, in questo senso, è tuttora congeniale. Andare a stimolare il polpaccio rafforza la pompa muscolare, con conseguenti benefici per il flusso sanguigno. Della serie, più lo muovi e maggiore sarà il volume di sangue pompato verso l’alto in direzione del cuore.
Torniamo a volare
Dopo una serie di alti e bassi, letteralmente, ho addirittura riscoperto il piacere di trascorrere ore in piedi, in compagnie di persone che condividono la mia stessa passione.
Le gambe stanche e gonfie possono diventare un ostacolo? Certo, ma con un po’ di sana educazione, un corretto stile di vita e l’assunzione di un integratore naturale a base di Diosmina, Vitis Vinifera, Ruscus aculeatus e Melilotus officinalis, nessuna barriera sarà insormontabile.
La storia di Adriana
Ecco chi sono
Ciao, sono Adriana T., lavoro come impiegata nello studio di un notaio da qualche anno (ho iniziato subito dopo la maturità).
Ho tante colleghe e l’ambiente è molto stimolante, ma stare sempre seduta sta diventando un problema!
A fine giornata le gambe invocano pietà, nonostante l’età anagrafica giochi sicuramente a mio favore, eppure pensavo di aver trovato l’equilibrio a cui aspiravo.
Un’altra piega
Avete presente quella sensazione di gonfiore e pesantezza che avvolge gli arti inferiori, come una zavorra? Ecco, potrebbe descrivere ciò che sto sperimentando da mesi a questa parte.
La mia sfida giornaliera è rappresentata dalla gestione delle gambe, considerando l’ammontare di ore nelle quali sono costretta a stare seduta.
Non intendo concedermi pause perché temo che il percorso di crescita ne possa risentire ma visto che il mio lavoro non fa sconti a chi discende da una famiglia con una tradizione di gambe gonfie, sono ancora più determinata nella ricerca di soluzioni.
Accorgimenti a casa
Nella mia battaglia contro la pesantezza, posso contare su un alleato in più: mio marito! In che senso, direte?
Insieme stiamo riprogettando l’appartamento, per dotarlo di tutte le attrezzature utili a favorire la mobilità di piedi e caviglie.
Dietro consigli di specialisti, abbiamo infatti installato superfici appositamente progettate per stimolare gli arti inferiori, tra cui pavimenti morbidi e tappetini ammortizzati, il medico, inoltre, mi ha suggerito di integrare con una supplementazione a base di ruscus, meliloto e vitis vinifera per favorire il normale microcircolo.
Nella mia scarpiera, ora non mancano solette specifiche, modellate per accogliere il piede e sostenerlo durante i turni di lavoro.
Diamoci un taglio
Le soluzioni che ho adottato stanno iniziando a dare i primi frutti e la salute delle mie gambe continua a rimanere in cima alle priorità. Tra le sensazioni che si manifestano maggiormente, formicolio e pesantezza occupano di diritto le prime posizioni nella graduatoria degli effetti meno graditi, ma sono sicura che imparerò a superarli.